La Fine Dell'Eternita - Asimov Isaac - Страница 47
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All'intervallo successivo, Twissell disse, nervoso:
«C'e tanto da fare; non esiste un sistema piu rapido?»
«Ditemelo voi,» esclamo Harlan. A me sembra che l'unico sistema sia quello di guardare le pagine una per una, senza trascurarne nessuna. E guardare tutti i particolari Come potrei fare piu in fretta?»
Metodicamente, continuo a sfogliare le pagine.
«Alla fine,» disse Harlan, «La stampa si annebbia, e questo significa che e il momento di dormire un poco.»
E cosi fini il secondo giorno fisiologico.
Alle 10 e 22 del mattino, Fisiotempo Standard, del terzo giorno fisiologico della ricerca, Harlan sfoglio un'altra pagina, guardo la successiva, e disse, con sommessa meraviglia:
«Eccolo.»
Twissell non riusci ad assorbire quell'affermazione. Domando:
«Che cosa?»
Harlan sollevo il capo, e l'espressione di stupore era ben chiara sul suo volto.
«Sapete… non ci credevo. Per il Tempo, non ci ho mai creduto davvero, anche quando mi stavate interrogando su tutti quei particolari e su quelle teorie che riguardavano annunci pubblicitari e riviste.»
Ora Twissell aveva assorbito le parole dell'altro.
«L'hai trovato! »
Balzo verso il volume che Harlan stringeva in mano, protendendo le vecchie dita tremanti.
Harlan scosto il volume, e lo chiuse.
«Un momento. Voi non lo trovereste, anche se vi mostrassi la pagina.»
«Che cosa stai facendo?» domando Twissell. «Adesso l'hai perduto!»
«Non l'ho perduto. So dov'e. Ma prima…»
«Prima cosa?…»
Harlan disse, lentamente:
«Rimane un punto da chiarire, Calcolatore Twissell. Mi avete detto che io posso avere Noys. Portatemela, allora. Fatemela vedere.»
Twissell spalanco gli occhi, e guardo Harlan, visibilmente smarrito.
«Stai scherzando?»
«No,» disse Harlan, seccamente. «Non sto scherzando. Mi avete assicurato che avreste fatto in modo di… un momento, siete voi che state scherzando! Noys e io dobbiamo essere insieme. Me l'avevate promesso!»
«Ma certo. Questa situazione e a posto.»
«E allora fatemela vedere, viva, sana e salva.»
«Ma non ti capisco! Non l'ho certamente io… ne io, ne nessun altro. Si trova ancora nella Sezione del lontano futuro, dove e stata segnalata dal rapporto di Finge. Nessuno l'ha toccata. Grande Tempo, ti ho gia detto che era al sicuro.»
Harlan guardo il vecchio, e avverti una certa tensione, che si andava formando dentro di lui. Disse, cercando di mantenere la calma:
«Voi state giocando con le parole. Va bene, si trova nel lontano futuro, ma questo a che cosa mi serve? Togliete la barriera nel 100.000°, se volete mantenere i patti!»
«La che cosa ?»
«La barriera. Il cronoscafo non puo superarla.»
«Non mi hai mai detto niente a questo proposito,» grido Twissell, con gli occhi dilatati.
«No?» disse Harlan, sorpreso. Era vero? Ci aveva continuamente pensato… non aveva mai pronunciato una sola parola sulla barriera? Non riusciva a ricordare… Ma poi il suo atteggiamento si fece piu rigido. «Va bene,» disse. «Ve lo dico adesso. Togliete la barriera.»
«Ma e una cosa impossibile! Una barriera che impedisce il passaggio del cronoscafo? Una barriera temporale?»
«State cercando di dirmi che non siete stato voi a erigerla?»
«Non sono stato io. Per il Tempo, lo giuro!»
«Allora… allora…» Harlan impallidi. «Allora e stato il Consiglio! Loro sanno tutto, e hanno agito indipendentemente da voi, e… e per tutto il Tempo e per tutte le Realta, potranno chiedere in ginocchio il mio aiuto, per recuperare il loro Mallansohn e la loro Eternita, ma da me non avranno niente, capite, niente!»
«Aspetta. Aspetta.» Twissell afferro disperatamente il braccio di Harlan. «Cerca di controllarti. Rifletti, figliolo, rifletti. Il Consiglio non ha eretto nessuna barriera.»
«La barriera c'e.»
«Ma nessun membro del Consiglio puo avere creato una barriera nel tempo! Nessuno puo averlo fatto! Si tratta di una cosa teoricamente impossibile!»
«Voi non sapete tutto. La barriera c'e.»
«Io so molte piu cose di qualsiasi altro membro del Consiglio, e ti dico che la cosa e impossibile.»
«E invece c'e.»
«Ma allora… se quanto mi dici e vero…»
E finalmente Harlan riusci a riprendere il controllo di se stesso, almeno quanto era sufficiente per notare lo spaventoso, abietto terrore che era apparso negli occhi di Twissell; un terrore che non aveva visto negli occhi del Calcolatore Anziano neppure quando egli aveva appreso che Cooper era stato mandato nel Secolo sbagliato, e che la distruzione dell'Eternita era stata vicina.
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